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3. Sestini.

Sestini à numero Versuum nomen sortiuntur, welch sechs und ein halbes Gesetz, und in einem jedern Gesetz sechs reygen haben. Und werden die letzten Wörter des ersten Gesetzes in allen folgenden sechs Gesetzen repetirt, doch alsο, daß sie verwechselt, und niemals wiederumb in dieselbige zeilen, darinn sie zuvor gestanden seyn, reponirt werden.

Exemplum ex Petrarcha.

Sestina 4.

I.

Chì e fermato di menar sua vita.
Su per l'onde fallaci, e per li scogli
Sceuro da morte con un picciol legno:
Non può molto lontan esser dal fine;
Però farebbe da ritrarsi in porto,
Mentre al governo ancor cede la vela.

II.

L'aura soave; a cui governo, e vela
Commisi entrando a l'ammor osa vita
Esperando venire à meglior porto?
Poi mi conduisè in piu di millé scogli
E la cagion del mio doglioso fine
Non piu d'intorno havea, ma dentro allegno

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III.

Chiuso gran tempo in questo cieco legno
E'rrai senza levar occhio a la vela,
Ch'anzi'l mio di mi transportavana al fine
Poi piacque a lui, che mi pordusse in vita
Chiamarmi tanto indietro da gli scogli
Ch'almen da lunge m'apparisse il porto,

IV.

Come lume di notte in alcun porto
Vide mai d'alto mar nave ne legno,
Se non glie'l tolse o tempestate, o scogli;
Cosi di su da la gonfiata vela
Vid'io le nsegne di quell'altra vita
Et allor sospirai verso'l mio fine.

V.

Non perch'io sia securo ancor del fine
Che volendo col giorno essere a porto
E gran viaggio in cosi poca vita;
Poi temo, che mi veggio in fragil legno
E piu, ch'i non vorrei, piena la velo
Del vento. che mi pinse in questi scogli.

VI.

S'io esco vivo de dubbioß scogli
Et arrivo il mio eßilio ad un bel fine
Ch'i sarei vago di voltar la vela
E l'ancor gittar in qualche porto:
Se non ch'i ardo, come acceso legno

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Si m'è duro a lassar l'usata vita
Signor de la mia fine, e de la vita,
Prima ch'i siacchi il legno tra li scogli
Drizza a bu on portol'affanata vela.

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